Le catene cinetiche

La catena cinetica rappresenta un sistema complicato che comprende i vari segmenti corporei (ossa) e le loro giunzioni mobili (articolazioni), la cui interazione permette l’esecuzione dei movimenti.
Analizzando il corpo umano, si evidenzia come questo si muova attraverso la continua ricerca dell’equilibrio tra la catena cinetica anteriore e la catena cinetica posteriore, attorno all’asse centrale del corpo.
La catena cinetica anteriore è quella deputata maggiormente al movimento finalizzato, la catena cinetica posteriore agisce in contrasto con la prima, per mantenere l’equilibrio ed é inoltre deputata al mantenimento della stazione eretta. Lo squilibrio tra le due catene, con prevalenza di una delle due, porta ad una variazione dell’assetto posturale e quindi al dolore ed alla limitazione del movimento.
Nella maggior parte dei casi, è la catena cinetica posteriore ad essere sottoposta ad un lavoro eccessivo (posture errate, carichi legati al lavoro o attività fisica eseguita in maniera non corretta) ed è quella che richiede più spesso di essere “riprogrammata”. Tale intervento può avvenire attraverso varie modalità che vanno dallo stretching alla rieducazione posturale globale, ecc.
Il loro utilizzo è fondamentale nel recupero da traumi muscolari ed articolari, negli esiti di interventi chirurgici (non solo ortopedici…) e, nell’atlets, per consentire l’ottimizzazione del gesto tecnico e ridurre il rischio di infortunio.
Premessa fondamentale a tale trattamento è una accurata valutazione posturale che comprenda l’allineamento dei vari segmenti articolari e muscolo-tendine su tutti i piani dello spazio, sia in posizioni statiche che in fase dinamica.